SEI IN Home>Escursionismo al Monte Petroso dalla Val di Rose.
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E una fresca giornata di inizio giugno nel Parco Nazionale d’ Abruzzo. Il sentiero dal paese di Civitella Alfedena si inoltra nel verde bosco della Val di Rose risalendo lento sul fianco della valle. Piccole radure danno luce al sentiero, il giovane prato verde di giugno illumina la valle e il versante settentrionale del Boccanera che sovrasta la Valle
Oltre il bosco nella parte alta della Valle incontro subito i primi camosci intenti a brucare. Piccole chiazze di neve nuova caduta pochi giorni prima risplendono al sole, le montagne cmq sono quasi totalmente spoglie della neve invernale dopo questo inverno incredibilmente secco e caldo come non si vedeva da tantissimi anni. Molti sono i camosci che abitano questa parte della valle da primavera ad autunno inoltrato; animali molto curiosi che spesso si lasciano avvicinare con discrezione e lentezza. In questo periodo presentano un pelo arruffato e rovinato, la pesante livrea invernale sta cadendo e sta lasciando il posto al nuovo pelo corto e leggero.
Al Passo Cavuto c’è un pò di vento freddo occidentale e nuvole coprono la vetta del Capraro e del Monte Petroso; sotto al Monte Capraro altri camosci che vagano tra le rocce e i prati verdi. Al rifugio Forca Resuni non c’ è nessuno e nuvole di passaggio talvolta coprono il panorama; mi fermo per mangiare qualcosa e vestirmi. Non c’è nessuno in giro e la montagna è deserta, so che non dovrei violare la mecca del Parco Nazionale ma la tentazione di salire ancora mi attrae e continuo a salire sul versante dietro al rifugio. Salgo a vista a tratti avvolto dalla nebbia e da un freddo vento tra sfasciumi e roccette, mi tengo un pochino basso sulla destra al disotto del gendarme roccioso e su neve dura raggiungo la cresta.
Da qui tra rocce scomode e sfasciumi percorro la cresta che porta in cima al Monte Petroso. Nuvole si muovono in cielo ma il tempo è un pò migliorato ed ora posso ammirare il panorama; la lunga cresta che porta alla Meta; la piana del Sangro. Sotto di me osservo i verdi boschi della selvaggia Valle Tre Confini. Dopo aver consumato il mio panino riscendo per la via di salita, divertenti canali pieni di neve scendono ripidi in Valle Iannanghera; corti ma sembrano molto divertenti nelle giuste condizioni da scendere con gli sci. Ritorno al rifugio Forca Resuni e ritorno al Passo Cavuto. Riscendendo in Val di Rose ritrovo i camosci, sul versante meridionale della valle c ‘ è un bel gruppo compatto formato da 15 camsoci che si sposta con lentezza cercando l’erba piu giovane. Torno nel bosco riscendendo fino al Paese di Civitella Alfedena.
Accesso stradale: S.S. Marsicana N° 83, nel paese di Villetta Barrea girarare per Civitella Alfedena e posteggiare la macchina nella parte alta del paese in corrispondenza del sentiero per la Val di Rose.
© Il Monte Geologo 2007
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